Dove la Val Pusteria intreccia natura e tradizione: un angolo diventato meta imperdibile

Tra i monti della Val Pusteria si nasconde un posto capace di trovare un equilibrio quasi perfetto tra natura, cultura e tradizione. Non è solo questione di panorami mozzafiato o dell’aria pulita tipica dell’area, bensì di un’offerta variegata che spazia dalle attività outdoor agli eventi culturali, con una comunità che vive intensamente ogni stagione. Al centro di tutto spicca Brunico, cittadina alpina che unisce il fascino di un borgo antico con le opportunità sportive e culturali delle Dolomiti. Perché proprio qui, negli ultimi tempi, sta crescendo l’interesse di nuovi visitatori? Scopriamo insieme cosa rende questo territorio speciale, sia per chi lo visita per la prima volta sia per i più esperti della montagna.

Brunico tra storia, vivacità e paesaggi

A poco più di 800 metri di altitudine, Brunico si presenta come il centro più esteso della Val Pusteria: non è un caso se rappresenta il cuore pulsante della valle. L’atmosfera che si respira camminando per il centro è qualcosa di unico, dove tradizione tirolese e influenze italiane convivono – e lo fanno in modo davvero armonioso. Tra le Alpi della Zillertal a nord e le Dolomiti a sud, questa posizione geografica dà accesso a paesaggi e culture diverse. Nel centro storico, le botteghe artigiane, i palazzi decorati da affreschi e l’offerta enogastronomica raccontano storie antiche, radicate in queste valli – basti pensare ai sapori che parlano di un territorio.

Dove la Val Pusteria intreccia natura e tradizione: un angolo diventato meta imperdibile
Dove la Val Pusteria intreccia natura e tradizione: un angolo diventato meta imperdibile – casavacanzedifranco.it

Tra i punti più caratteristici si trova la Via Centrale, strada pedonale che rappresenta il cuore sociale e commerciale di Brunico: qui si alternano negozi di prodotti locali, caffè d’altri tempi e pasticcerie storiche dove si può assaporare qualche dolce tipico. Le insegne in ferro battuto, incise sulle facciate dai toni vivaci, raccontano una storia senza bisogno di tante parole. Le tre antiche porte urbane – Porta Rienza, Porta San Floriano e Porta Ragen – restano ancora lì, a testimoniare un passato di fortificazioni. Imperdibili anche le chiese: la Parrocchiale di Santa Maria Assunta, che combina elementi gotici e barocchi, e la Chiesa di Santa Caterina “am Rain”, piccola e raccolta, con affreschi gotici ben conservati. Tutto ciò evidenzia come la zona mantenga una propria identità, senza essere travolta dal turismo di massa.

Dal castello di Brunico a Plan de Corones: cultura e sport ai massimi livelli

Su una collina che domina il paese svetta il Castello di Brunico, risalente al XIII secolo – simbolo e punto di riferimento storico. Da lì si gode una vista che abbraccia tutto il territorio. Al suo interno, c’è il Messner Mountain Museum Ripa, dedicato alle culture dei popoli di montagna sparsi nel mondo. Il museo, con oggetti e installazioni, indaga il legame tra uomo e ambiente montano – con riferimenti che spaziano dall’Asia all’Africa, dal Sud America all’Europa. Insomma, un progetto culturale che si inserisce in modo profondo nel contesto locale.

A poche pedalate o pochi minuti di macchina, ecco Plan de Corones, a oltre 2.200 metri di quota. Qui le stagioni regalano esperienze mai uguali: gli sport invernali godono di oltre 120 km di piste e impianti super moderni. Le “Black Five”, piste nere per i più esperti, sono vere sfide tecniche e regalano panorami impressionanti sulle Dolomiti e le Alpi – dettaglio non da poco. Quando arriva l’estate, il comprensorio si trasforma: escursionisti e ciclisti trovano numerosi sentieri di vari livelli e percorsi freeride. Al vertice, il MMM Corones, museo sotterraneo firmato da Zaha Hadid, racconta l’alpinismo a 360 gradi, affiancato dal LUMEN, dedicato alla fotografia di montagna. Per concludere, c’è il ristorante AlpiNN: cucina di territorio, moderna e attenta alla sostenibilità. Un aspetto che spesso non balza all’occhio – ma gli appassionati lo apprezzano soprattutto fuori stagione invernale.

I dintorni di Brunico: escursioni e appuntamenti da non perdere

Come base, Brunico apre le porte a tante escursioni nelle valli circostanti. Un esempio? Il Museo degli Usi e Costumi di Teodone: museo etnografico all’aperto che ricostruisce la vita rurale dell’Alto Adige con edifici tradizionali immersi in un contesto naturale tipico, un luogo amato dalle famiglie e da chi vuole conoscere la storia locale. Poco più in là, le Cascate di Riva si raggiungono con il Sentiero di San Francesco, facile e adatto a tutti, con tre cascate spettacolari. Accanto, il castello medievale di Castel Tures attira per la sua storia e la conservazione impeccabile. Chi abita in città spesso non immagina quanto sia facile unire la fatica di una camminata a momenti di relax nella natura.

Da Brunico si può poi scoprire altri luoghi iconici delle Dolomiti: il Lago di Braies, celebre per le acque smeraldine e la vista sulla Croda del Becco, e il Lago di Anterselva, noto non solo per le gare di biathlon ma anche per il paesaggio che lo circonda. Questi laghi offrono quiete e scenari da cartolina, un connubio perfetto tra natura e sport. E d’inverno? La città si anima con i Mercatini di Natale, apprezzati in tutto l’Alto Adige per l’atmosfera autentica. Le casette in legno propongono artigianato locale e specialità gastronomiche, creando un ambiente che unisce tradizione e sostenibilità – lo conferma la certificazione “Green Event”. Per famiglie, ci sono sentieri tematici per bambini e aree dedicate alla prima esperienza con lo sci, un modo semplice e senza stress per avvicinare i piccoli alla montagna.

Raggiungere Brunico? Non è un problema. L’autostrada A22 e la strada statale SS49 facilitano l’accesso in auto. Il treno – che segue la Val Pusteria – collega Fortezza e Brunico in meno di mezz’ora. Nel centro storico numerosi parcheggi sono a disposizione, rendendo tutto più comodo. Un dettaglio che fa la differenza quando si vuole vivere la montagna senza troppi pensieri e con il massimo della praticità.